CHI SIAMO

Cultura plurale è un network innovativo e tecnologico che vuole favorire una valorizzazione efficace e vincente del patrimonio culturale locale.

Una comunità ibrida di pensiero e interesse che unisce creativi e professionisti del comparto culturale con l'intento di
UNIRE le competenze per promuovere l’inclusione e l'accessibilità della cultura, la pianificazione strategica, la promozione locale, la formazione continua.
ACOLTARE E RACCOGLIERE le voci e le testimonianze dei professionisti che operano nel settore culturale, per proporre dei programmi alternativi e di sviluppo attraverso confronti e sperimentazioni dal basso.
METTERE A FRUTTO un lavoro collettivo per il rinnovamento, la semplificazione e la valorizzazione delle filiere culturali e creative.

COMMUNITY
COMMUNITY

Dal mese di marzo 2020, per contrastare l'isolamento causato dall'emergenza sanitaria Covid 19, Cultura plurale sperimenta il lavoro collettivo su una piattaforma digitale sperimentale culturaplurale.tribe.so

  • UN NUOVO SPAZIO creativo di incontro e immaginazione del domani
  • UN LUOGO VIRTUALE dove poter riflettere sul cambiamento e progettare insieme delle nuove possibilità di produzione e fruizione culturale.

Una community web per il CONFRONTO delle singole esperienze legate al mondo culturale inteso in senso plurale e trasversale che favorisca CONTAMINAZIONI creative, progetti e partenariati tra professionisti e soggetti differenti, mettendo in CONNESSIONE filiere tradizionali con nuove imprenditorialità.

ISCRIVITI

Vuoi essere protagonista attivo del cambiamento culturale nel tuo territorio con proposte costruite in rete e dal basso?

Vuoi contribuire con le tue competenze ad una riflessione per nuovi immaginari, con l'intento di costruire delle basi per qualcosa di innovativo e trasformatore?

La community sperimenta oltre il concetto di settore e categoria e mette a confronto professionisti delle arti, del sociale, del benessere, dell'ambiente, della ricerca tecnologica, dell'economia, dell'architettura, del cibo e del design ma anche direttori di aziende tecnologiche e rappresentanti delle istituzioni.
Ognuno partecipa con le proprie competenze a discussioni che generano delle idee progetto con lo scopo di promuovere uno sviluppo culturale concreto attraverso confronti e sperimentazioni.

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RISULTATI DEL SONDAGGIO PER IL PUBBLICO

QUALE CULTURA IN SARDEGNA POST COVID?

Abbiamo chiesto a un campione di 736 persone e diffuso su 113 comuni della regione un sondaggio per capire come sono cambiate le abitudini del pubblico culturale durante il lock down e captare le aspettative per la fruizione degli eventi nel post emergenza.
Condividiamo i primi e parziali risultati del sondaggio. Primi e parziali, perché stiamo lavorando per restituirvi una analisi comparativa.

Risposte 736 – comuni coinvolti 113



REPORT BREVE
Il pubblico culturale dell'isola dimostra di essere in gran parte femminile (66.8% donne – 32.9% uomini) e di aver vissuto la quarantena in maniera serena. (59.9%) Gli aspetti della vita più curati durante la quarantena riguardano l'attività fisica e il benessere fisico, l'alimentazione, la lettura e le relazioni familiari.
Le mancanze maggiori riguardano l’incontro con amici e parenti - camminare - spostarsi dentro l'isola - assistere a spettacoli.
Il pubblico ha usufruito dei servizi online servendosi delle consegne a domicilio di bar, ristoranti e librerie online.
I luoghi che di cui più si è sentita la mancanza sono Ristoranti e Pub - Parchi – Musei.
Il 40% del campione non sa se ritornerà velocemente alle vecchie abitudine e il 31,7% invece è certo che non ritornerà facilmente alle vecchie abitudini.
Il 59,5 % pensa che le restrizioni incideranno sul modo di vivere i luoghi pubblici.

Nella comunicazione si dimostra l'incremento dell'utilizzo di piattaforme per videoconferenze e l'espandersi di applicazioni diffuse in gran parte tra i giovani come Tik tok. I social network sono stati molto utilizzati per lo scambio tra parenti e amici ma il 73% ha dichiarato di utilizzarlo esclusivamente per informarsi.
Il 95% del campione ha fruito di contenuti digitali, in gran parte per film (82.5%) serie tv (58.2%) tour virtuali nei Musei (45.9%) dirette sui social (52%) .
La relazione sociale è ritenuta dal pubblico fondamentale in tutte le attività culturali, tra le attività dal vivo dove questo parametro è per il pubblico indiscutibile svettano i concerti.
Il 69% del campione dichiara di non aver mantenuto il contatto con istituzioni o luoghi culturali del territorio. Il 39% di chi ha usufruito di contenuti digitali ha trovato mediamente soddisfacente l'offerta sul web il restante si divide tra scontenti e ultra soddisfatti.
Il 76% del campione dichiara di non partecipare a nessun tipo di percorso formativo inerente la cultura e di non frequentare corsi assimilabili.
Il pubblico in Sardegna dimostra di essere mobile all'interno dell'isola, spostandosi frequentemente per la fruizione di eventi (32.2%) e il 25% dichiara di organizzare gite culturali anche extra regione.
Il 50% trova soddisfacente l'offerta culturale del territorio. La spesa culturale annua maggiore sta tra i 50 e i 200 euro. Il 64% è disposto a pagare di più per sostenere il settore.
Il 35% dichiara di aver rinunciato ai ticket già acquistati
Il 75% tornerebbe in tempi brevi a fruire di iniziative culturali ma solo il 40% è propenso a farlo con distanziamento sociale. Il 64% è disposto ad attendere sino a massimo mezz'ora per entrare in sala.

Il 54% dimostra di essere interessato a forme di fruizione dal vivo innovative con il mix di nuove forme tecnologiche: lo apprezzerebbe soprattutto nell'offerta museale, nei festival, nei concerti e nel teatro.
l'84% dichiara che continuerà a usufruire di contenuti digitali anche dopo il lock down soprattutto per i film e serie tv ma c’è un incremento della partecipazione web ai corsi di formazione e ai tour virtuali dei musei.
Per ulteriori info scrivi a culturaplurale@gmail.com o visita www.culturaplurale.it

alternative
CALL UNDER 40

VUOI FAR PARTE DELLA PROSSIMA GENERAZIONE?

Cultura Plurale entra in rete e collabora con Generatività, network nazionale che valorizza la cultura della generatività in Italia, per promuovere in Sardegna la call under 40 "La Prossima Generazione" un’occasione inedita per ripensare l’Italia, per il rinnovamento dei sistemi economico, sociale, istituzionale, politico, culturale, e introdurre quelle trasformazioni che ci servono per renderla migliore.

La call ha l'intento di sollecitare l’immaginario dei giovani e accogliere le nuove idee progettuali degli under 40 italiani per aiutarli a valorizzarle e concretizzarle attraverso un team di esperti.






La Prossima Generazione è un progetto sostenuto da Universita' Cattolica Milano insieme a Fondazione Unipolis e Cariplo Factory.